Il sonno è una delle esperienze più importanti per la nostra esistenza: se non si dorme rischiamo addirittura di morire. E’ quindi importante conoscerlo a fondo, e noi vi sveliamo 10 curiosità che lo riguardano.
10. Dormire bene
Ti stai chiedendo cosa fare per dormire bene? Stai cercando cuscini per dormire bene o alcuni integratori per dormire bene? Allora questo non è l’articolo per te. Oggi ti parleremo solo di 10 curiosità sul sonno, ad esempio quando nasce un bambino, per una famiglia è una vera e propria gioia. Un bambino però, specialmente nei primi anni di vita, è duro da portare avanti e i genitori ben sanno che causa una perdita del sonno, per loro. Ma quante ore di sonno, di preciso, perde una persona (mamma o papà che sia) dalla nascita di suo figlio? Gli esperti hanno stimato un valore compreso tra le 400 e le 750 ore di sonno. Il che significa che una mamma con tre figli ha perso più di 1500 ore di sonno, che sono all’incirca 60 giorni, due mesi completi!
9. Il sonno e l’indebolimento dei riflessi
Quando si guida bisogna stare attenti a non bere alcool, come sappiamo benissimo. Bere alla guida significa infatti perdere i nostri riflessi, e l’alcolemia è un parametro oggettivo che consente di sapere se una persona ha bevuto o meno. Purtroppo non esiste un parametro per misurare il sonno, benché tutti sappiamo che quando non si dorme da tanto tempo i “colpi di sonno” sono molto pericolosi e causano incidenti. È stato stimato che non dormire da 18 ore significa avere i riflessi di una persona che ha lo 0,5% di alcol nel sangue, il limite legale in Italia per i non neopatentati.
8. L’insonnia familiare fatale
L’insonnia, ossia la mancanza del sonno, può essere fatale alle persone. Esperimenti sono stati fatti solamente sui topi, per ovvi motivi, ma esiste una malattia chiamata Insonnia Familiare Fatale che porta per un difetto genetico le persone a non poter dormire più. Fortunatamente è una malattia rara, ma chi ne soffre è destinato alla morte entro un anno e mezzo da quando la problematica ha inizio, rendendola una delle malattie peggiori a cui essere sottoposti: il primo caso documentato risale al 1700, ed ha colpito un uomo veneziano.
7. Chi dorme meno ingrassa di più
Chi tende a dormire meno tende anche ad ingrassare di più. E questo non dipende tanto dal fatto che abbiamo più ore a disposizione anche per mangiare, ma dalla carenza di un ormone chiamato leptina prodotto durante il sonno che ferma l’appetito: se si dorme meno, questo ormone non viene prodotto (o quantomeno viene prodotto in quantità minori) e questo causa il fatto che nelle ore che stiamo svegli in più siamo anche più affamati. È per questo motivo che chi soffre di insonnia tende anche ad ingrassare.
6. Il sonno arretrato
È possibile capire quando una persona ha del sonno arretrato da recuperare? Secondo un centro di studio del sonno, si. Secondo le loro ricerche, infatti, una persona che ha particolarmente di dormire si addormenta nel giro di 5 minuti da quando va a letto, insomma da quando cerca di dormire; il tempo normale, per una persona che dorme regolarmente, dovrebbe andare all’incirca intorno al minuto-quarto d’ora, mentre se si impiega un po’ più tempo, 20-25 minuti, il problema non è grave, può succedere. Ancora di più si inizia invece a parlare di insonnia.
5. Perché i gatti hanno sette vite?
La domanda è ovviamente posta in senso ironico, ma i gatti sono tra gli animali domestici più dormienti in assoluto, perché passano oltre il 60* del loro tempo dormendo. Dormono 16 ore al giorno mediamente. Nessuno si stupisce che con una beatutidine del genere vivano a lungo. Sono gli animali carnivori quelli che dormono di più, perché ovviamente in natura non temono i predatori; animali erbivori, prede, come bovini e cavalli devono essere pronti alla fuga e per questo dormono poco e, spesso, anche in piedi.
4. È scientificamente impossibile starnutire mentre si dorme
Hai mai starnutito mentre stavi dormendo? No? Probabilmente dipende dal fatto che starnutire mentre si dorme è impossibile. Lo starnuto è un riflesso, ossia uno stimolo indipendente dalla nostra volontà e “meccanico”, e i centri nervosi che regolano lo starnuto durante il sonno vengono disattivati, così che anche se ci fosse un’ostruzione o un fastidio alle vie nasali non potremmo comunque starnutire. Altrimenti sarebbe quasi impossibile dormire quando abbiamo raffreddore o influenza.
3. L’uomo senza sonno
Il detentore ufficiale del record mondiale per le ore passate senza dormire è uno studente, che lo ha raggiunto nel 1964. Per battere il record è riuscito a stare sveglio per 264,4 ore, ovvero undici giorni e 24 minuti, prima di crollare e dormire per 14 ore (dopo le quali ha pienamente recuperato, però). Nessuno tuttavia ha mai battuto il suo record perché la società che si occupa della registrazione ha decretato che non accetterà più record del genere, ritenendolo pericoloso per la salute di chi ci proverà. Per cui nessuno potrà mai battere quel record.
2. La Dysania, la difficoltà ad alzarci dal letto
Detta così come nel titolo tutti pensiamo di soffrire di Dysania, una condizione per cui non esiste una traduzione italiana che indica la difficoltà dell’alzarsi dal letto la mattina. È una condizione molto rara ed ha ben poco a che vedere con gli “ancora cinque minuti” che invochiamo tutti ogni mattina: qui si tratta di uno stato di ansia perenne, che porta chi si deve alzare dal letto ad avere vere e proprie crisi, con tanto di grida e di pianto, quando arriva al momento di alzarsi. Le crisi si presentano però solo in quel momento, e non negli altri della giornata.
1. L’uomo è l’unico che può non dormire
L’uomo è l’unico mammifero sulla terra per cui il sonno non è un bisogno primario. O meglio, lo sarebbe, ma siamo gli unici a poter anteporre altri impegni al dormire; gli animali, invece, quando hanno sonno non pensano nemmeno al cibo o alla ripruduzione, ma solo al cercare il posto più adatto per dormire (sebbene possano dormire, per noia, anche quando non hanno sonno, pensiamo ai cani); per questo un animale non cercherebbe mai di battere il record di cui abbiamo parlato prima. E, forse, avremmo qualcosa da imparare da loro.
Informazioni e immagini prese da:http://www.curiosone.tv/