giovedì 14 aprile 2016

Snowboarder viene inseguita da un orso ma non se ne accorge

A volte nella vita possiamo essere davvero in pericolo anche se non ce ne rendiamo conto. La storia di questa donna è davvero incredibile.


Poter fare sport sulla neve è, senza dubbio, un’attività molto divertente che richiede tanta abilità e anche una buona dose di coraggio. Prima di tutto perché si deve stare molto attenti a non farsi male e poi anche perché a volte in mezzo alle montagne si potrebbero incontrare degli animali poco pacifici. Con il video di oggi ti vogliamo raccontare la storia di una giovane snowboarder molto esperta che ha rischiato davvero la vita senza nemmeno rendersi conto.
Come puoi ben vedere dal video, la donna prepara tutta l’attrezzatura necessaria per poter iniziare a divertirsi con il suo snowboard e, nel frattempo, riprende la scena e canta la nuova canzone della star internazionale Rihanna. La donna inizia a circolare con il suo snowboard ma, dopo qualche istante, dietro di lei compare un orso davvero enorme. Come puoi vedere dal filmato, l’animale inizia a rincorrere la ragazza ma quest’ultima non si rende conto di nulla.
L’orso segue la snowboarder per qualche minuto ma dopo resta molto indietro perché la donna aumenta la velocità. Alla fine del tragitto la donna si ferma e, come se nulla fosse, è davvero molto soddisfatta della sua performance. Non osiamo immaginare la reazione che la snowboarder ha avuto quando ha rivisto il video che mostra il grandissimo orso alle sue spalle. Probabilmente, se si fosse accorta prima della presenza dell’orso, le cose potevano andare diversamente.
Magari la donna si sarebbe potuta far prendere dal panico e avrebbe avuto più difficoltà a liberarsi dall’enorme animale. Per fortuna le cose sono andate in maniera molto diversa e ora il video della donna sta facendo il giro del Web, attirando l’attenzione di molti utenti. E tu come ti saresti sentito al suo posto? La donna del video non può che ritenersi davvero fortunata per essersela cavata nel miglior modo possibile.
Informazioni e video prese da:http://www.curiosone.tv/

lunedì 28 marzo 2016

Ecco come sono nati i 10 marchi più famosi del mondo

Da Nutella a Coca Cola, da Adobe alla celebre IKEA, i nomi delle aziende o dei prodotti sono molto conosciuti ma spesso non sappiamo quale sia la loro origine: siamo andati a scoprire de dove queste parole conosciute ma spesso prive di significato derivino.

Microsoft, Sony, Pepsi, Nike, Nutella, e via dicendo sono tutti nomi di marchi molto famosi, italiani ed esteri. Si, perché quando si vuol far conoscere un’azienda questa deve avere un nome, un nome semplice da ricordare e da poter riprodurre a volte solo in un paese, a volte in tutto il mondo se il marchio è particolarmente diffuso o di successo. Ma vi siete mai chiesti da dove derivino i nomi delle aziende più famose del pianeta? Di Apple la storia è famosa, perché Steve Jobs seguiva una dieta in cui mangiava praticamente solo mele (tipo vegano) quando fondò l’azienda, ma di altri marchi la storia non è così nota. Vediamone alcuni.

10. Pepsi, dal nome di una proteina dello stomaco

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Il nome di questo celebre marchio che distribuisce soprattutto bevande è veramente particolare: deriva dal principale enzima digestivo dello stomaco, la pepsina, la cui funzione peraltro non è quella didigerire tutto, ma solo le proteine presenti soprattutto nella carne. È anche una fortuna che l’origine del nome non sia troppo conosciuta tra le persone, perché bere qualcosa che ha il nome di un ensima gastrico non fa granché piacere…

9. Sony, un nome che doveva essere universale

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Sony è una delle più grandi aziende di elettronica di tutto il mondo e produce molti accessori presenti nelle case di tutti, tra cui la celebre PlayStation. Il nome, fin dall’inizio, doveva essere una parola facilmente riconoscibile ma soprattutto pronunciabile in qualunque parte del mondo, e non è semplice, con tutte le lingue che ci sono: così fu inventata una contrazione della parola latina “Sonus”, suono, visto che l’azienda produceva anche altoparlanti. Sonus diventò Sony e così dimase.

8. Volkswagen, la macchina del popolo!

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In generale non è che le case automobilistiche abbiano molta fantasia nello scegliere i loro nomi, anche se essendo di solito scelti nella lingua nativa negli altri stati non si capisce che cosa significhi. Cosi, se la “nostra” FIAT significa un bruttissimo “Fabbrica Italiana Automobili Torino”, Volkswagen significa, ovviamente in tedesco, semplicemente “Macchina delle persone”. Un significato che, adesso che lo conosci, sminuisce un po’ tutta l’azienda, non ti pare?

7. SEGA, non è quello che pensate!

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Ovviamente non poteva mancare uno dei marchi che, possiamo immaginare, all’estero non fa così sorridere come in Italia. Almeno qui in toscana quando si parla di “un gioco sega” lo si fa nel senso di “un gioco che fa ridere, che sa di poco”, non so se s’intenda in questo modo anche nel resto d’italia; resta il fatto che la sega, qui, è solo un utensile da lavoro. Comunque il nome è la contrazione di SErvice GAmes of Japan, insomma servizi di giochi del giappone. Molto meno spettacolare di quanto possa sembrare. Inizialmente, infatti, distribuiva i flipper a scopo ricreativo ai militari giapponesi.

6.Nokia, in origine era una segheria

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La storia di questo marchio che oggi noi associamo sempre e comunque ai cellulari è molto affascinante. La Nokia, infatti, in origine era una segheria che sfruttava per lavorare il legno la potenza dell’acqua che scorreva nel fiume Nokia. Successivamente riuscirono a creare una centrale elettrica, e iniziarono a produrre degli stivali in gomma che divennero famosi in tutto il paese. Fu con la seconda guerra mondlaie che Nokia entrò nel business dei cavi elettrici e delle telecomunicazioni, per non uscirne mai più e diventare ciò che è oggi (e peraltro è scomparsa…). Comunque, Nokia è il fiume da cui tutto è iniziato.

5. Adobe, dal nome di un ruscello

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Una delle più famose industrie produttrici di software per computer, dal lettore di PDF più diffuso al mondo al programma di fotoritocco più conosciuto, Photoshop, deve il suo nome ad un semplice torrente, come spesso accade ai paesini di montagna anche se qui parliamo di un’azienda conosciuta in tutto il mondo. Adobe era infatti il nome del torrente che scorreva dietro alla casa di John Wornock, il fondatore dell’azienda. Un fiumiciattolo come tanti diventato così famoso in tutto il mondo.

4. LEGO, un nome meno potente di quel che sembra

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Se pensiamo ai giocattoli per bambini, non possiamo non pensare ai LEGO, i mattoncini colorati più conosciuti in assoluto nel mondo. Tutti sappiamo che vengono prodotti in Danimarca, dall’omonima azienda, ma molti non sanno che il nome deriva da un’espressione veramente poco evocativa per ciò che l’azienda, nel corso degli anni, è diventata: deriva infatti dal danese “Leg Godt”, che significa “Gioca Bene”. Un po’ anonimo, in effetti.

3. IKEA, dalla località del primo negozi

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Il nome della celebre azienda, ormai presente e famosa anche in Italia ma che pone le sue radici nella fredda Svezia, venditrice di prodotti per la casa e per l’arredamento, spesso si pensa derivi da una località svedese, magari quella che per prima vide un negozio con questo marchio. Questo è vero solo in parte, perché il posto si chiama Elmtaryd Agunnaryd, un po’ difficile da pronunciare come marchio. Così alle iniziali del posto furono aggiunte le iniziali del fondatore Ingvar Kamprad e tutto insieme diventò IKEA, che tutti oggi conosciamo.

2. Coca Cola, arriva da due degli ingredienti “segreti”

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Spesso si sente parlare della ricetta della Coca Cola come uno dei segreti industriali meglio conservati al mondo, che da solo riesce a reggere in piedi una delle più grandi multinazionali del mondo. Eppure due dei suoi ingredienti sono indicati nel nome, in bella vista: uno è la Coca, che sono le foglie della pianta omonima private delle sostanze tossiche (l’ingrediente fu poi compleatamente eliminato nel 1929), l’altra è la Cola, una noce che nasce in america. Da notare che la noce di Cola non è più usata da tempo nella bevanda, sostituita da aromi simili ma artificiali.

1. Nutella, dalla mente di Michele Ferrero

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Uno dei più famosi marchi che rappresenta l’Italia nel mondo, la crema spalmabile presente praticamente nelle case di tutti, è Nutella. Che, a discapito di quanto si crede, non ha una causa ben precisa come nome: fu infatti inventato dall’inventore della crema stessa, Michele Ferrero, che lo propose alla moglie per avere un parere, perché semplicemente “suonava bene”. Ma fu assunto solo vari anni più tardi per identificare la crema spalmabile, perché all’inizio fu utilizzato un nome che ricordava maggiormente che cosa la Nutella fosse (una crema gianduia): nei primi anni venne commercializzata con il nome di “Giandujot”, per diventare Nutella solo in seguito. Un cambiamento decisamente in positivo.

mercoledì 23 marzo 2016

10 fatti pazzeschi sul sole che forse non sapevi

Il Sole è li da prima della nascita dell’uomo e probabilmente sarà ancora li quando ci estingueremo, quanto riusciremo a conoscerlo prima di andarcene? Ancora oggi molti suoi aspetti sono sconosciuti e si possono solo teorizzare. E voi, quanto ne sapete del Sole?

Lo vediamo ogni giorno, ma quanto ne sappiamo davvero del Sole? Probabilmente la maggior parte delle persone saprà una cosetta o due: è grande, arancione…sbagliato, non è arancione e nemmeno giallo, bisogna continuare a leggere per scoprire in questa lista 10 impensabili fatti sul Sole che ci permetteranno di guardarlo con occhio diverso (in ogni caso bisogna ricordarsi di non osservare mai direttamente il sole in quanto potrebbe danneggiare gli occhi!)

10. Non è la cosa più luminosa sulla Terra 

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Questo record appartiene invece al Luxor Hotel situato a Las Vegas, il quale ogni notte accende il suo potentissimo sky beam(una specie di faro) alimentato da 39 lampade allo xeno da 7000 watt ciascuna. È addirittura possibile vederlo dallo spazio e viene usato dagli aviatori come punto di riferimento durante i voli.

9. Era considerato un Dio o un mostro

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Moltissime infatti le società antiche che identificavano il Sole con un Dio o un mostro, basti pensare a Ra, il Dio del Sole per gli antichi egizi. Una leggenda narra addirittura che il Sole fosse un mostro con tre occhi e 4 braccia, il quale fu lasciato dalla sua sposa a causa della sua eccessiva luminosità.

8. Ha causato le più grandi rivoluzioni dell’uomo

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Molti scienziati hanno infatti ipotizzato che la luce solare abbia influenzato i comportamenti degli uomini, spingendoli alla rivoluzione, forse non è un caso che la rivoluzione americana, quella francese ed entrambe quelle russe siano tutte avvenute durante il periodo di maggior attività solare.

7. Non è giallo

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Anche se nella maggior parte delle foto sembra arancione o giallo, il Sole è in realtà bianco ma ci appare di colori diversi a causa delle nostra atmosfera che diffonde la luce solare in modo da fargli cambiare colore, un pò come succede per il cielo diurno che appare azzurro ai nostri occhi.

6. Ha effetto sulle maree

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Anche se è risaputo che le maree sono influenzate dalla Luna, quello che molti non sanno è che anche il Sole contribuisce a questo fenomeno, la forza di marea del Sole è però pari solo al 46% di quella della Luna. Questo a causa della distanza molto maggior fra Sole e Terra rispetto alla Luna, che fa si che questa, pur essendo meno grande ed esercitando meno forza, abbia più influenza.

5. Il Sole ci rende più felici!

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Nonostante stare a lungo sotto il sole abbia anche effetti negativi, è scientificamente provato che la luce del sole ci rende più felici in quanto agisce sulla produzione di alcuni ormoni come la serotonina. Fra gli altri effetti positivi la luce solare aiuta nella produzione di vitamina D, tonifica e favorisce il ricambio cellulare e potenzia il nostro sistema immunitario.

4. Può essere anche verde!

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È infatti possibile che, alla fine di un tramonto o all’inizio di un’alba la porzione superiore del disco del sole ci appaia verde per un paio di secondi, questo a causa della rifrazione della luce solare sull’atmosfera che ci permette di distinguere questa tonalità verde. Tale avvenimento era stato già scoperto fin dall’antichità da diverse civiltà come ad esempio i babilonesi che però non riuscirono a spiegarne l’origine.

3. È una delle fonti energetiche più potenti nel nostro sistema solare

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Basti pensare che 30 giorni di luce solare equivalgono circa a tutte l’energia usata dall’uomo dall’inizio della civilizzazione. O ancora, che ogni secondo il Sole emana la stessa quantità di energia di 10 bilioni di bombe nucleari.

2. Il Sole fa starnutire

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Circa il 25% degli individui rischia infatti di starnutire ogni volta che è esposto a una forte fonte di luce, in questo caso il sole. È una sindrome nota con il nome ACHOO e si trasmette in maniera genetica, rappresenta un serio problema per i piloti di aerei e jet!

1. Ci distruggerebbe molto in fretta

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È infatti stimato che se la luce solare arrivasse sulla terra in modo diretto e ravvicinato, entro 3 minuti la crosta terrestre si scioglierebbe e la terra diventerebbe in breve tempo una palla infuocata.


informazioni e immagini prese da:curiosone,tv

Il piu grande telescopio solare al mondo

La scienza ha fatto moltissime ricerche sul sole e, sicuramente, ci sorprenderà ancora con altre scoperte. In Arizona c’è un telescopio unico al mondo.



ARIZONA (USA) – Nel corso degli anni gli scienziati hanno fatto delle ricerche molto approfondite sul sole per cercare di poter conoscere le sue caratteristiche nel miglior modo possibile. Oggi ti vogliamo parlare di un telescopio solare davvero molto speciale che viene considerato unico perché è il più grande al mondo. Come puoi ben vedere dalle foto, lo strumento ha delle dimensioni davvero sorprendenti ed è completamente bianco.
Osservando bene la struttura, puoi notare come il telescopio possa essere considerato un vero capolavoro dell’arte moderna. Il telescopio è stato costruito ben 54 anni fa, precisamente nel 1962, e può vantare un diametro di 1.6 metri. Inoltre, devi ben sapere che lo strumento è talmente raffinato e sensibile che, anche se è stato progettato per osservare il sole, in realtà permette anche di analizzare le stelle. 
Oltre al telescopio principale, ci sono anche altri due telescopi più piccoli che si trovano ai lati della struttura principale. L’incredibile telescopio viene utilizzato precisamente per poter analizzare la struttura delle macchie che si trovano all’interno del sole. Nel corso degli anni sono state fatte grandi scoperte grazie a questo strumento e una è il fatto che nel sole potrebbero esserci tracce di acqua.
Questo telescopio può essere considerato davvero unico al mondo e, senza dubbio, è un vero motivo d’orgoglio per l’Arizona. Sicuramente nel corso degli anni verranno fatte molte altre scoperte con questo raffinatissimo strumento. 
Informazioni e immagini prese da: www.curiosone.tv

martedì 22 marzo 2016

10 persone che stanno poco attente alla propria sicurezza

In questa lista abbiamo raccolto 10 immagini di persone che non sono particolarmente attente alla loro sicurezza mentre vanno per strada o fanno il loro lavoro.


Tutti sappiamo quanto la sicurezza sia importante. È importante la sicurezza nelle strade, nelle nostre case e soprattutto è importante la sicurezza sul lavoro: quando lavoriamo, infatti, bisogna prendere tutte le precauzioni necessarie per non farci del male o, ancora peggio, addirittura morire sul posto di lavoro, come pureroppo spesso capita. In questa lista abbiamo raccolto 10 veri e propri “Epic fail” in termini di sicurezza: da chi fuma sulle sostanze infiammabili a chi sta su una scala in mezzo a una strada, ce ne sono davvero per tutti i gusti.

10. I ciclisti che chiedono il passaggio

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Pedalare, come sappiamo tutti molto bene, è una cosa molto faticosa. È faticoso, e oltre a questo il problema è che mentre andiamo in bici per qualsiasi strada vediamo le macchine passare a tutta velocità e, soprattutto, con grande comodità, così che viene la voglia di attaccarsi al paraurti posteriore ed essere trascinati. Certo, la voglia viene, e loro lo hanno fatto (peraltro sono una mezza carovana) senza aver considerato una delle regole di base della strada, come la distanza di sicurezza: se l’autobus che li tira dovesse frenare all’improvviso, finirebbero tutti per somigliare a delle frittate.

9. Il trasporto di materiali infiammabili

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Ci sono dei materiali che vanno trasportati con le dovute precauzioni di sicurezza, e tra questi sono compresi sicuramente i materiali infiammabili. Non deve averlo capito questa persona, che i gas se sottoposti a troppa pressione rischiano di scoppiare, perché non si limita a prendere una sola bombola, mettersela tra le gambe e portarla in giro col motorino, ma ne prende circa una decina. Qualsiasi scontro, incidente, perdita di equilibrio (che è molto probabile) potrebbe portare a gravissime cinseguenze, a comportarsi così.

8. Il caschetto di sicurezza con visiera

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Quando si fa un lavoro pericoloso come il tagliare pietre o comunque cemento, come sta facendo questo signore, è importante coprirsi gli occhi perché lo strumento che taglia fa volare delle schegge non solo ad altissima velocità, ma anche ad altissima temperatura, perché quando volano sono incandescenti: una visiera come si deve infatti è essenziale in questi casi, ma a lui non sembra importare molto. Si è messo un secchiello qualsiasi sulla testa, un secchiello che potrebbe esser stato fatto per conservare il gelato, e continua tranquillo il suo lavoro.

7. Dove posso appoggiarmi per tagliare?

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Stessa situazione che abbiamo visto nella foto precedente, ma con un’aggravante in più: il posto sul quale va a tagliare la mattonella che deve rendere più piccola. Sembra impossibile che proprio non sia riuscito a trovare un posto più comodo (e più sicuro) della schiena dal suo collega, considerando anche una caratteristica anatomica non irrilevante: dove gli va a finire il taglierino se per un piccolo disguido non si ferma a tagliare la mattonella dove dovrebbe? Saranno affari suoi, ma io non mi sarei prestato così volentieri a una cosa del genere. Casomai avrei proposto di fare cambio.

6. Quando il peso non è abbastanza peso…

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Chi deve allenarsi nelle varie discipline fisiche, come nel sollevamento pesi, cerca sempre un modo per porsi davanti a nuove sfide. Anche lui ci prova, e per rendere ancora più difficile sollevarsi con il bilancere pensa bene di stare in equilibrio su un pallone gonfiabile… Il problema è che se per qualsiasi motivo dovesse perdere l’equilibrio non solo il bilancere cadrebbe a terra, ma addirittura potrebbe cadergli sui piedi o sulla testa: non deve essere una bella situazione sentire (per davvero) quanto possa essere peso, quel peso.

5. Come cambiare un cartello stradale

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Qui in Italia spesso ci lamentiamo che per un operaio pubblico che lavora, ce ne sono cinque che guardano. Ecco, forse così è un po’ troppo, ma in un caso del genere un altro paio di operai che guardano non starebbero male lì, vista la situazione: lui si trova da solo a cambiare il cartello, in bilico su una scala lunghissima mentre passano le auto, senza una transenna, né nulla; per di più, si sta facendo buio e le macchine rischiano di non vederlo nemmeno. D’accordo che i fannulloni devono essere licenziati, ma qui qualcuno a dare un minimo di supporto mica ci stava così male.

4. L’impalcatura rudimentale

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Continuiamo questo viaggio nell’assurdo con questa immagine che mostra un’impalcatura davvero rudimentale per questi operai che lavorano al tetto: al bando le imbracature di sicurezza, al bando i caschetti, ma qui si mette al bando addirittura il ferro e una normalissima scala: perché non salire sul tetto con una bella impalcatura fatta di legna intrecciate con la corda, come si faceva nella preistoria? Loro ci hanno provato. E fino del momento della fotografia ha retto. Cosa sia successo dopo, però, non ci è dato di saperlo.

3. Dove appoggiare il fucile

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Questa stanza doveva essere completamente tonda, con pareti tonde e tavoli tondi, se lui proprio non è stato in grado di trovare un angolo dove appoggiare il suo fucile. Va bene che molto probabilmente ha inserito la sicura (mi sembra una delle priorità, o almeno io la avrei prima di puntarmi il fucine contro i testicoli) ma se prende questa come abitudine e una volta dimenticasse, per qualsiasi motivo, di inserirla… non succederà mai nulla, ma nel caso dovesse le conseguenze suppongo non saranno proprio così piacevoli.

2. Pericolo! Gas infiammabile!

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Altro genio assoluto è lui, che proprio non può fare a meno di smettere di fumare nemmeno quando sta lavorando in un posto in cui è presente (e probabilmente ce l’ha messo lui) un cartello con scritto “Pericolo! Gas Infiammabile!”. Se da alcune parti ci sono dei cartelli che dicono che è vietato fumare, un motivo probabilmente c’è: ed è meglio non sperimentarlo di persona, perché una volta che è successa una cosa del genere difficilmente poi si racconta agli altri che alla fine, il cartello… Sarebbe stato meglio prenderlo in considerazione.

1. In due sul motorino

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Qui da noi, la legge ha vietato ai ragazzi più giovani una pratica comunque pericolosa come quella di andare in due sul motorino. Loro non solo se ne infischiano tranquillamente della legge (però hanno il casco, dai!) ma preferiscono risparmiare un po’ di benzina non viaggiando sul motorino in due, bensì in cinque. Non sono proprio geniali, perché e qualcuno dice di evitare una cosa del genere evidentemente un motivo c’è: se si sbilancia uno, si sbilanciano tutti. E non ci vuole un premio Nobel per capirlo.




lunedì 21 marzo 2016

La roccia che possiede una connessione Wi-Fi

Una delle preoccupazioni più comuni tra la gente è sicuramente quella di poter avere una connessione Internet sempre a portata di mano. Questa roccia ha una funzione molto speciale.
                                                                                                                                           
   
NEUENKIRCHEN (Germania) – Avere a disposizione una buona connessione Wi-Fi è sicuramente una cosa molto comoda che ci permette di navigare sul Web in ogni momento e di stare a contatto con il mondo che ci circonda. Quante volte ti è capitato di non trovare una connessione e di sentirti fuori dal mondo? Oggi ti voglio parlare di un dispositivo davvero molto insolito che è in grado di fornire una connessione Wi-Fi in un modo davvero molto speciale.
Come puoi ben vedere dalle foto, si tratta di una pietra molto grossa che si trova all’interno di un bosco e, come puoi notare, una parte della roccia è coperta da fuliggine nera. Bisogna ben sapere che la roccia è una vera e propria opera d’arte che si chiama “Keepalive” ed è stata creata dall’artista Aram Bartholl. L’opera ha una funzione che la rende davvero speciale. All’interno della roccia si trova un router WiFi che mette a disposizione la connessione a tutti coloro che si trovano nei paraggi.
La cosa più curiosa però è il fatto che, per poter usufruire della connessione, bisogna accendere una fiamma che possa alimentare il generatore. Il calore, che viene prodotto dal fuoco, si trasforma in elettricità. In questo modo le persone che si recano sul posto per ammirare l’opera, possono anche usufruire di una connessione Wi-Fi gratuita. Se hai la possibilità di andare in Germania, non puoi di certo perderti questa opera d’arte davvero molto originale.



Informazioni e immagini prese da:http://www.curiosone.tv/

I 10 più grandi misteri dell’universo ancora irrisolti

L’universo è il posto in cui viviamo, eppure è il posto più misterioso di tutti. Dobbiamo ancora scoprire tante cose su di esso, e forse ci riusciremo solo tra tantissimi anni.


10. Quanti anni ha l’universo?

Sarebbe bello poter spegnere, ogni anno, una candelina per ogni anno dell’universo, se non che c’è un problema fondamentale: non abbiamo ancora capito quanti anni abbia l’universo. Non abbiamo molte delle possibilità che ci permettono di capirlo, come punti di riferimento, e tutto ciò che abbiamo in mano al momento sono le stime fatte dagli scienziati. Per le stime attuali, infatti, l’universo ha 13.799 miliardi di anni, più o meno (quindi con un’incertezza di) 21 milioni di anni. Una stima, peraltro, abbastanza precisa anche se confermarne la veridicità è praticamente impossibile.

9. Come si sono formate le galassie?

e galassie sono tra le atrutture più grandi che abbiamo modo di vedere intorno a noi, dal nostro punto di osservazione (la Terra) ma su come si siano formate c’è ancora il mistero più assoluto. Ad oggi, gli scienziati hanno aperto un dibattito che essenzialmente lascia spazio a due opzioni: che le particelle elementari, dopo il Big Bang, si siano pian piano aggregate a formare pianeti, sistemi, costellazioni e poi galassie, o che dopo l’esplosione fossero presenti nel cielo tanti “grumi” di materia che si stanno pian piano distanziando tra loro.

8. La vita si è originata sulla Terra?

Gli scienziati sono concordi sul fatto che in passato la Terra sia stata completamente disabitata, nel periodo che ha seguito la formazione del Sistema Solare. Alla luce di questo, possiamo chiederci se la vita si sia quindi formata sulla Terra o se provenga dallo spazio, magari da un pianeta diverso dal nostro. Gli esperimenti hanno dimostrato che la genesi spontanea di molecole organiche complesse è possibile, ma questo non risponde alla domanda, semplicemente apre alle possibilità. Perché di fatto, ad oggi, questo quesito rimane aperto.

7. Quanto è grande l’universo?

Dal momento in cui non riusciamo a capire quale sia l’età dell’universo, figuriamoci se riusciamo a capire quanto sia grande, perché le dimensioni sono praticamente un paradosso.Si, perché se abbiamo detto prima dei 13 miliardi di anni che sarebbe l’età dell’universo, i punti più lontani che riusciamo ad osservare addirittura sono a 46 miliardi di anni luce da noi. Il che vuol dire che la luce che ci arriva è di 46 miliardi di anni fa. Come è possibile questo, se anche la luce è stata originata dal Big Bang e 46 miliardi di anni fa non avrebbe potuto esistere?

6. Cosa succede se si scontrano due buchi neri?

I buchi neri sono corpi dalla massa così concentrata e dalla fortissima gravità, che tendono ad attrarre a sé i corpi che li circondano. E se il corpo più vicino a uno di essi è un altro buco nero, che succede? In realtà non lo sappiamo perché non abbiamo ancora assistito ad un evento del genere, ma le teorie e i modelli creati al computer suggeriscono che si vada a formare un grande buco nero più grande. Se non che, proprio come se si scontrano due calamite, verrebbe liberata da questo scontro una grandissima quantità di energia, tale da increspare addirittura lo spaziotempo.

5. Perché su Marte non c’è più acqua?

Ormai è appurato che su Marte, in passato, ci sia stata acqua, e ce ne sia stata anche tanta.Tuttavia con le esplorazioni anche sperimentali di oggi sappiamo che non ce n’è praticamente più, o comunque ce n’è troppo poca per poter garantire la vita. Ma come è sparita tutta l’acqua da Marte? È uno dei tanti misteri a cui oggi non sappiamo ancora dare risposta, anche se tra le teorie ci sono gli asteroidi che avrebbero avuto uno scontro violento con il pianeta e una forte tempesta solare che avrebbe in poco tempo portato via tutta l’acqua presente sul pianeta.

4. Qual è il destino dell’universo?

Risulta chiaro che se, ad oggi, ancora non siamo riusciti a capire il passato dell’universo, figuriamoci se si riesce a capirne il futuro. Il destino dell’universo è ancora incerto, ma ci sono scienziati che cercano di capirlo (anche se di sicuro non ci riguarda perché prima di tutto sparirà la terra, poi il sole, e noi probabilmente non ci saremo più); le teorie, purtroppo, non sono molto allegre. Ci sono delle correnti di pensiero che pensano che l’universo collasserà su sé stesso, mentre altre che, pian piano, il calore presente in tutto l’universo (prodotto soprattutto dalle stelle) si azzererà e questo rimarrà in una sorta di congelamento perenne.

3. Esistono gli universi paralleli?

Per questa domanda, la scienza protende per dare un “si” come risposta. Molti scienziati sono convinti che esistono una serie di universi paralleli, così vicini a noi che non ci rendiamo nemmeno conto di quanto possano essere vicini, ma per noi intangibili. Purtroppo, se i modelli teorici sembrano suggerire che effettivamente questi universi paralleli esistano, non abbiamo al momento alcun modo per poterlo dimostrare. E non solo non abbiamo modo di entrare in contatto con essi, ma nemmeno di avere una prova sperimentale della loro esistenza.

2. Siamo soli nell’universo?

È inutile, dovevamo inserire necessariamente anche questa domanda, perché è uno dei più grandi misteri da risolvere fin da quando l’uomo ha alzato gli occhi al cielo per la prima volta.La risposta è che, ovviamente, non lo sappiamo, e non lo sappiamo per alcuni motivi ben precisi, domande a cui non troviamo risposta. Quanto sono grandi gli altri esseri senzienti? Sono immensamente più grandi o più piccoli di noi? Possiamo vederli, usano i nostri stessi sensi, possiamo sentirli, se viaggiassero da pianeta a pianeta e noi non ce ne rendessimo conto lo sapremmo? Tante domande, nessuna risposta. Per adesso.

1. Che cosa c’era prima del Big Bang?

La domanda forse più importante a cui gli scienziati cercano di dare risposta, per cui invece al momento c’è il buio assoluto, è proprio questa: che cosa c’era prima del Big Bang, che ha dato origine all’universo? Purtroppo, in un momento in cui non riusciamo a stabilire nemmeno che cosa sia successo dopo il big bang, che è la situazione in cui ci troviamo, figuriamoci se possiamo sapere che cosa ci fosse prima. Che poi, se il tempo è una dimensione e se per caso fosse iniziato anch’esso con il Big Bang… Avrebbe senso anche solo parlare di “prima” del Big Bang?


Informazioni e immagini prese da:http://www.curiosone.tv/